La sabbia è uno dei peggiori nemici delle macchine fotografiche: penetra con facilità nei meccanismi di zoom e messa a fuoco e rischia di introdursi subdolamente nel corpo-macchina quando si cambiano gli obiettivi o i rullini
Autore: Federico Geremei
La sabbia è roccia silicica frantumata e la silice riflette i raggi del sole (ciò è alla base delle illusioni ottiche chiamate miraggi): per questo motivo le riprese effettuate nel deserto a varie ore della giornata possono produrre immagini dalle tonalità molto diverse.
Un filtro polarizzatore circolare riduce i riflessi spuri, tendendo a scurire i cieli azzurri, mentre i filtri skylight hanno la caratteristica di assorbire le radiazioni ultraviolette (nel deserto e in alta montagna leliminazione dei raggi ultravioletti di norma rende limmagine più aderente a quella osservata dallocchio e, dunque, più reale) ed incrementano la nitidezza dei soggetti allorizzonte.
Quando siete in un deserto ricordatevi sempre di andare alla ricerca di nuvole: a causa della componente acquosa che contengono accrescono i contrasti, riflettono e diffondono la luce in maniera molto variabile e rendono quasi impossibile fare brutte foto al sole che tramonta.
Adatti a una corretta ripresa fotografica delle cavità in ombra in contesti fortemente illuminati da luce naturale come, per esempio, i numerosi siti di incisioni e pitture rupestri nel Sahara centro-occidentale, sono i filtri KR9. Si tratta di filtri che riducono la temperatura di colore agendo sulla componente blu.
I filtri grigi non appartengno alla categoria degli aberranti cromatici che di solito si usano per tramonti tanto spettacolari quanto irreali: non modificano i colori ma riducono la gamma cromatica dellimmagine fotografata per renderla più compatibile con quella della pellicola: normalmente, se il cielo produce una luce molto intensa e si ha un soggetto in primo piano sarà difficile che entrambi siano correttamente esposti. Un filtro grigio mantiene laspetto reale della foto incrementandone la drammaticità.
Attenti. Uno dei peggiori nemici delle macchine fotografiche è la sabbia: penetra con sorprendente facilità nei meccanismi di zoom e messa a fuoco e rischia di introdursi subdolamente nel corpo-macchina quando si cambiano gli obiettivi o si sostituiscono i rullini; per questo motivo tali operazioni vanno effettuate in ambienti riparati ed è sempre bene avvolgere la macchina con una busta aderente che consenta però ampia libertà di manovra.