
Tra le chiese spiccano quelle di Santa Maria e della Madonna della Porta che, edificate in epoca medievale, contengono affreschi di un certo pregio. Quello che rende Bagnaia cosi speciale è dovuto dall’intervento urbanistico di Tommaso Ghinucci, architetto di origine senese che, alla fine del Cinquecento, ha cambiato totalmente l’assetto della cittadina. Durante il periodo medievale il nucleo abitativo si sviluppava all’interno delle mura, ma la costruzione di Villa Lante e del suo meraviglioso giardino attirò l’attenzione di diverse personalità tanto che Ghinucci avviò un complesso piano regolatore che portò alla nascita di “Bagnaia di fuori”, che si può vedere nella foto di sotto, incominciando con la progettazione di Piazza XX Settembre costruita su ispirazione di Piazza del Popolo di Roma, arricchita da palazzi, fontane e stemmi papali che l’hanno resa uno dei simboli della città.

Ma l’attrazione di maggior pregio di Bagnaia è sicuramente Villa Lante, preziosa ed elegante residenza nobiliare il cui giardino è tra i più belli e celebri d’Italia. Lo splendido complesso, attribuito all'architetto Jacopo Barozzi da Vignola, si compone di due palazzine gemelle e di un grande giardino geometrico che incanta per le sue scenografiche fontane e giochi d’acqua, tra cui risaltano la Fontana dei Leoncini, la Fontana dei Mori, quella del Diluvio e quella dei Giganti, che rappresentano l’Arno e il Tevere, le due anime della Tuscia. Nella foto sotto il particolare del Fiume Tevere. Segui il flusso dell'acqua di Villa Lante con noi

Ciò che colpisce maggiormente il visitatore è il predominare dello spazio verde rispetto alla non meno interessante e piacevole opera architettonica. Con le sue forme puramente geometriche, volute dal Cardinal Gambara, si è voluto simboleggiare la supremazia dell’arte sulla natura. Una curiosità che riguarda Villa Lante si riferisce all’intero pendio della tenuta che è attraversato da un ruscello il quale, prima di confluire nella Fontana dei Mori, che puoi ammirare qui sotto, sgorga al centro di una tavola di marmo, presente in giardino, la cui finalità era quella di rinfrescare le bevande durante i pasti, una sorta di cassetta refrigerante dell’epoca. Nell’intero complesso la totale armonia tra gli elementi architettonici, le linee geometriche semplici, il verde predominante e i tanti giochi d’acqua trasmette una serenità e una quiete difficili da trovare, insieme al costante rumore di sottofondo dello scorrere dell’acqua che risulta tutt’altro che fastidioso. L’interno delle due villette è affrescato ed anche la limonata risulta essere una costruzione piuttosto interessante con il suo particolare arredo. Non è un caso che a Villa Lante siano state girate alcune scene della serie tv The Young Pope, poiché la struttura richiama molto le atmosfere dei palazzi vaticani. Per maggiori informazioni su orari e biglietti leggi qui

Bagnaia, però, è celebre anche per le sue tradizioni e i prodotti tipici, come la pizza di Pasqua cotta in genere nel forno a legna; la porchetta condita con pepe, aglio, sale e spesso anche con semi di finocchio che le conferiscono il sapore inconfondibile e un gusto particolarmente appetitoso; i funghi porcini che sono alla base di molte ricette tradizionali; l’acqua cotta, tipico piatto della cultura maremmana dei butteri, ovvero una zuppa di verdure i cui ingredienti per tradizione venivano colti direttamente in campagna e i famosi stracci, una pasta all'uovo, fatta a mano, tipica di zona e celebrata durante la Sagra degli Stracci. Quest’ultimo evento folcloristico si tiene ogni anno ad agosto pere celebrare San Rocco e da spazio ad una ricca serie di iniziative collaterali dedicate alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico di Bagnaia con tre giorni di buon cibo, musica e cultura. C’è poi il famoso Fuoco di Sant’ Antonio, a metà gennaio, dove il falò dedicato al santo protettore degli animali ha qualcosa di davvero speciale. L’evento si svolge nella suggestiva Piazza XX Settembre, dove il cosi detto focarone, appunto il grande falò che raggiunge un’altezza anche di 5 metri, viene sistemato per illuminare e riscaldare la notte di Bagnaia accompagnando la grande festa in onore di Sant’Antonio, il tutto gustando salsicce, carne di maiale, l’ottimo vino locale. La festa finisce all’alba, quando, come vuole la tradizione, alcune donne del borgo si riuniscono per raccogliere le ceneri del focarone e custodirle nelle proprie abitazioni. Scopri di più sul Sacro Fuoco di Sant'Antonio