
Il Palazzo Reale di Genova
A Genova non solo i Rolli
Il primo edificio ad impressionare il visitatore durante un tour tra le ville storiche di Genova è il Palazzo Reale, noto anche come Palazzo Balbi, inserito dal 2006 nella lista dei 42 palazzi iscritti ai Rolli che sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Oggi è un polo museale che, oltre alla dimora storica, è costituito dal bellissimo giardino, dalla pinacoteca e dalla galleria di Palazzo Reale dove si può ammirare una delle principali collezioni di quadri della città. La potente famiglia dei Balbi, una delle più importanti famiglie della nobiltà genovese, fece costruire anche Villa Lo Zerbino, una dimora storica del Seicento perfettamente conservata, nel cuore della città, circondata da un grande parco con vista mare: sede di grandissimo prestigio per l’organizzazione di eventi di ogni tipo, vanta numerosi affreschi e decorazioni neoclassiche, disponendo di 10 raffinate sale su due piani, riccamente dipinte. La più sontuosa tra le dimore nobiliari di Genova è la Villa del Principe, museo pieno di tesori nascosti dove tra splendidi affreschi (nella foto sotto una sala interna) ed incredibili arazzi si scopre il mondo di Andrea Doria, Ammiraglio dell’Imperatore Carlo V, costruita nella prima metà del XVI secolo in quella zona che, all’epoca, era fuori delle mura cittadine. Tutt’intorno si estendevano i giardini, che raggiungevano il mare da un lato e la collina dall’altro. Ancora oggi visibile è la bella fontana del Nettuno, al centro, che simboleggia l’Ammiraglio Doria. Nello stesso quartiere, San Teodoro, si trova anche Villa Di Negro Rossazza, o “dello Scoglietto”, realizzata nel 1565 per il Doge Ambrogio Di Negro e il figlio in posizione panoramica sul mare. Restaurata in stile neoclassica dopo essere passata di proprietà alla famiglia Durazzo, oggi è proprietà del Comune ed è collegata ad un parco pubblico.

Sala interna della Villa del Principe con affreschi ed arazzi
Villa Pallavicino sorge sul colle di Multedo, nel quartiere di Castelletto, sulla sommità di un percorso fatto di giardini terrazzati digradanti con le peschiere e i ninfei per i quali la struttura prende anche il nome di Villa Delle Peschiere. Si tratta di una villa tra le meglio conservate della città, con gli interni decorati da Giovan Battista Castello, Andrea Semino e Luca Cambiaso e le logge della facciata che offrono una splendida apertura verso la città. Particolarmente suggestivo nel giardino è il ninfeo con la grotta decorata a mosaico. Dirigendosi verso le alture si trova il neogotico Castello d’Albertis, perfetto per ammirare la città dall’alto. Oggi Museo delle Culture del Mondo, un tempo era dimora del Capitano Enrico Alberto D’Albertis che, a cavallo tra Ottocento e Novecento, collezionò diversi trofei coloniali. Da qui nasce la casa museo molto apprezzata (nella foto sotto la Sala Turca), con collezioni etnografiche ed archeologiche raccolte dal capitano durante i suoi viaggi in Africa, nelle Americhe e in Oceania: modellini di imbarcazioni, strumenti e carte nautiche, collezioni fotografiche, libri, souvenir delle popolazioni incontrate e centinaia di disegni sulla costruzione del complesso neogotico. Ad Arenzano, al centro del parco comunale, l’ottocentesca Villa Negrotto Cambiaso ha l’aspetto di un castello, con le mura merlate, la torre e attorno il giardino a terrazze. Percorrendo il viale principale di accesso lo sguardo è immediatamente rapito dalla visione della splendida serra liberty perfettamente conservata nei suoi originali splendori: venne inaugurata nel 1931 per volontà della Marchesa Matilde Negrotto Cambiaso e da lì si può partire alla scoperta dello splendido giardino all’inglese con laghetto, ruscello e cascata e tanti piccoli bacini digradanti. In questo parco si possono ammirare diverse specie poco comuni e a anche rare, di cui un grande protagonista è l’imponente cedro del Libano considerato un vero e proprio monumento vegetale.

Castello d'Albertis, Sala Turca
Nel quartiere di Voltri si trova la settecentesca Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera, anch’essa immersa in un grande parco, arricchita dalla spettacolare area del Belvedere posto nel centro ma dotata di una particolarità: contrariamente ai canoni abituali l’ingresso principale non si pone al centro dell’edificio ma sotto un portico che si trova al di sotto dell’ala rivolta ad oriente. Affreschi settecenteschi e decorazioni in stile rococò arricchiscono gli interni, dove spicca la Sala delle Conchiglie. A Genova Pegli si trova Villa Durazzo Pallavicini e il suo grandioso parco, che vanta il fatto di essere strutturato su un racconto teatrale a sfumature esoterico-massoniche che rendono la visita una esperienza storico-culturale, paesaggistico-botanica ma anche meditativo-filosofica: grazie al tempio di Diana sul lago grande (nella foto in basso), al castello medievale, al ponte giapponese, alla collezione di camelie e a tutte le altre attrazioni è stato eletto Parco più bello d’Italia 2017. Scopri di più su Villa Durazzo Pallavicini
Lasciando Genova alle spalle della città si incontra Villa Serra di Comago a Sant'Olcese, circondata da un grande parco all'inglese; Villa Grit di inizi Novecento a Savignone e il Castello Giacomo Becchi a Scoffera, opera del famoso architetto Gino Coppedè (vieni anche a Roma per scoprire il Quartiere Coppedè).