Come riparte Palazzo Strozzi
Quando è stato dichiarato il lockdown Palazzo Strozzi stava ospitando la mostra 'Tomás Saraceno. Aria', che oggi è di nuovo visitabile (ed è stata prorogata fino al 1 novembre). La grande mostra è dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei al mondo, la cui ricerca unisce arte, scienze naturali e sociali. L’artista ha infatti ‘invaso’ Palazzo Strozzi con opere immersive ed esperienze partecipative, che invitano a cambiare punto di vista sulla realtà e ad entrare in connessione con fenomeni ed elementi non umani. Protagonista delle sue installazioni è la nostra percezione del Cosmo: ne è un esempio Thermodynamic Constellation (Constellazione termodinamica), allestita nel cortile di Palazzo Strozzi, composta da tre grandi sfere sospese a specchio, prototipi di palloni aerosolari in grado di compiere voli su lunghe distanze ad altezze, fluttuando intorno al mondo libero da frontiere e da combustibili fossili. Un invito a ripensare in maniera poetica al nostro modo di abitare il mondo.

Trovate tutte le informazioni sulla mostra a questa pagina
In questa ‘fase due’ della mostra vengono proposti inediti eventi, attività e iniziative per sperimentare nuove forme di coinvolgimento del pubblico. Palazzo Strozzi applicherà misure di sicurezza idonee all’attuale situazione sanitaria proponendo nuove modalità di fruizione. È raccomandata la prenotazione online del biglietto e i visitatori sono invitati a rispettare una serie di norme di tutela della salute (tutte le info qui). Grande novità è la possibilità di utilizzare in forma gratuita direttamente sul proprio cellulare l’audioguida, arricchita da nuovi contenuti e dalla voce dello stesso Tomás Saraceno. Incluso nel biglietto è anche uno speciale Kit digitale dedicato alle famiglie: una proposta di visita con riflessioni e attività nell’esplorazione delle opere e degli spazi.
Palazzo Strozzi, il monumento
La Fondazione Palazzo Strozzi ha sede nell’edificio di cui porta il nome, il quale costituisce da solo una valida ragione per una visita. Si tratta infatti di uno dei più importanti esempi di architettura rinascimentale fiorentina, volutamente imponente: doveva infatti superare in quanto a dimensione e prestigio Palazzo Medici, col quale ha molto in comune dal punto di vista estetico. La storia di questo edificio si intreccia infatti con le ‘beghe’ tra nobili famiglie fiorentine, che erigevano palazzi sempre più maestosi in una costante sfida a colpi di status symbol architettonici. La famiglia Strozzi era una delle più ricche a Firenze, ma in costante dissidio politico e finanziario con i Medici, tanto che nel 1434 la casata venne esiliata da Firenze. Nel 1466 Filippo Strozzi (detto il Vecchio per distinguerlo dal figlio), nel frattempo divenuto un potente banchiere la cui fortuna fu in grado di risollevare le sorti familiari, tornò nel capoluogo toscano. E proprio con l’intenzione di dimostrare di poter nuovamente competere con i Medici, diede il via all’edificazione di un’enorme residenza nel centro storico.

Dettaglio di Palazzo Strozzi
Per erigerlo dovette acquistare e demolire numerosi edifici circostanti, e cambiare i connotati ad un enorme isolato: un volta ottenuti tutti i permessi, si convocarono i migliori progettisti dell’epoca - e persino degli astronomi che calcolarono il giorno con il migliore influsso astrale per deporre la prima pietra. Filippo Strozzi morì dopo due anni dall’inizio dei lavori, ma la sua progenie proseguì con l’opera, che richiese circa quarant’anni per essere completata. Il risultato è un edificio dalla forma cubica, la cui pianta si sviluppa attorno ad un cortile centrale, esternamente caratterizzato dal bugnato che gli dona l’aspetto di una fortezza. Da notare i porta fiaccole, porta bandiere, anelli per cavalli che ne punteggiano le facciate, opera del più famoso ferraio di Firenze, Niccolò Grosso: si tratta di tanti capolavori scultorei a cui vale la pena prestare attenzione.
Nei dintorni
Tutt’attorno a Palazzo Strozzi c’è il centro storico di Firenze, che non ha certo bisogno di presentazioni. Non a caso, è Patrimonio Unesco, come vi abbiamo spiegato in questo articolo. È davvero difficile scegliere cosa visitare, tra veri e propri musei a cielo aperto come Piazza della Signoria con la splendida Loggia dei Lanzi, l’unico e irripetibile Corridoio Vasariano che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti, il Duomo (che nasconde alcune curiosità, come quella della testa di toro di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo).

Loggia dei Lanzi
Ma se già conoscete piuttosto bene il centro storico fiorentino, potrebbero interessarvi alcune attrazioni meno note. Come ad esempio lo splendido Museo Stibbert, di cui vi abbiamo parlato qui. Oppure cercare la stanza segreta tra le Cappelle Medicee, dove per molto tempo dimorò uno dei più grandi artisti della storia italiana. Oppure, per un salto nel contemporaneo, visitare la Manifattura Tabacchi, che con Palazzo Strozzi spesso collabora in occasione di iniziative artistiche e culturali.