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Grande cinema europeo, quali sono i migliori film premiati a Strasburgo?

Il Parlamento Europeo assegna il Lux Film Prize a Dio è donna e si chiama Petrunya

Teodora Film
Il Parlamento Europeo di Strasburgo. Una location da vedere almeno una volta nella vita. E’ questo il luogo in cui l’UE ha riconosciuto i tre film europei dell’anno, in occasione della consegna del Premio Lux.

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Il Lux Film Prize è un riconoscimento al cinema, nato per esplorare nuovi modi per attraversare confini, superare le barriere e costruire ponti tra popoli di diverse culture e nazioni. “Prima ancora di avere abbattuto i muri che dividevano l’Europa, siamo cresciuti con un patrimonio culturale cinematografico che ci ha reso più uniti. Ci ha fatti più europei – ha dichiarato il presidente dell’UE David Sassoli in occsaione della premiazione che ha avuto luogo all'Emiciclo di Strasburgo - Siamo l’unico parlamento al mondo che conferisce un premio per il cinema  Questi film sono stati sottotitolati in 24 lingue e mostrati in tutti e 28 i paesi dell’UE”. 
 
Quali sono dunque i film premiati dal Parlamento Europeo? E dove sono ambientati. Iniziamo dal primo classificato, il vincitore del Lux PrizeDio è donna e si chiama Petrunya, di Teona Strugar Mitevska (Macedonia, Belgio, Francia, Croazia, Slovenia)
 
Dio è donna e si chiama Petrunya arriverà nei cinema italiani dal 12 dicembre (Teodora Film) dopo la presentazione al Torino Film Festival e dopo un lungo giro tra i principali festival internazionali. Sullo schermo viene raccontata la storia della giovane Petrunya, una protagonista disillusa dalla vita e senza lavoro che si ritrova per caso nel mezzo di un’affollata cerimonia religiosa. Una croce di legno viene lanciata nel fiume e chi la recupera avrà un anno di felicità e prosperità. Petrunya si getta in acqua, riuscendo a prendere la croce per prima, nello scandalo generale: mai a una donna era stato permesso di partecipare all’evento e tantomeno di vincere. Tutto il paese sembra unito nel chiederle di restituire la croce, ma Petrunya è decisa a non arrendersi e a tenerla con sé a ogni costo.

Qui il trailer del film: 


 
“La sfida di questa donna è riuscita a toccare i cuori degli spettatori – ha dichiarato Teona Strugar Mitevska, regista premiata a Strasburgo - La sua resistenza nel coraggio riesce a colpire chi guarda. Ma è soprattutto la lotta per la giustizia che ci tocca tutti in profondità. Sono sempre criticata dai politici della Macedonia: dicono che faccio film politici. E hanno ragione, ma sono una regista che fa il proprio dovere: racconto problemi che nessun altro racconta. In quale altra maniera potremmo riuscire a costruire un futuro migliore? Dobbiamo lottare per avere spazio ed esprimere le nostre opinioni in libertà. Mi rivolgo ai politici per aiutarci a promuovere i diritti dell’uomo essenziali: la libertà di pensiero ed espressione”. 
 
Secondo classificato: Cold Case Hammarskjöld, di Mads Brügger (Danimarca, Norvegia, Svezia, Belgio)

Qui il trailer del film:


 
Mads Brügger è un giornalista e filmmaker famoso per le sue provocazioni. Ed è lui il protagonista di Cold Case Hammarskjöld, film in cui lo vediamo indagare  sull’incidente aereo in cui nel 1961 perse la vita Dag Hammerskjöld, Segretario delle Nazioni Unite che si batteva per la libertà del Congo contro gli interessi delle potenze europee. Un sorprendente film-inchiesta che scava tra realtà e falsi storici senza avvalersi di teorie complottiste e supposizioni, ma portando alla luce fatti e prove la cui validità è stata confermata dai più importanti quotidiani del mondo.

Il film è stato presentato in Italia all'ultimo Biografilm Fest di Bologna.
 
Terzo classificato: Il regno, di Rodrigo Sorogoyen (Francia, Spagna)

Qui il trailer del film: 


 
Thriller politico che segue le disavventure di Manuel López-Vidal, vicesegretario regionale prossimo al salto verso la politica nazionale. Un uomo che vede la sua vita perfetta andare in pezzi in seguito alle notizie trapelate circa il suo coinvolgimento in un giro di corruzione. Mentre i media cominciano a delineare l’entità dello scandalo, il partito gli volta le spalle. Manuel è espulso dal "regno" e, bersaglio dell’opinione pubblica, viene tradito da chi, sino a qualche ora prima, gli era stato amico. 

Il regno, presentato al Torino Film Festival, è uscito nei cinema italiani lo scorso settembre.


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