Non tutte le chiese possono vantare la presenza di un manufatto miracoloso. Ma ancor meno di un coccodrillo che penzola dal soffitto. Sono invece due peculiarità della chiesa di Nostra Signora delle Lacrime, un santuario mariano che si trova a Ponte Nossa, in provincia di Bergamo. Un luogo devozionale importante, perché qui, secondo la tradizione, avvenne un miracolo. Ma anche un luogo curioso, vista la presenza del tutto inaspettata in un simile contesto del grande rettile. Due misteri in un solo, pittoresco luogo.
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Il santuario di Nostra Signora delle Lacrime (anche chiamato chiesa dell’Annunciazione di Maria o santuario dell'Apparizione) si trova all’ingresso del paese, in località Campolungo. Si tratta di una costruzione eretta su una precedente chiesetta medievale di modeste dimensioni, al cui interno si trovava una tela quattrocentesca raffigurante la crocifissione. Ai piedi di Cristo morente, Maria tiene le mani incrociate sul petto, e, con sguardo addolorato, guarda l’osservatore. Si narra che nel pomeriggio del 2 giugno 1511, da quello sguardo addolorato, da quegli occhi dipinti, sgorgarono lacrime di sangue mentre alcune giovani pastorelle pascolavano il gregge nei pressi della cappella. Non solo: la figura nella tela chiudeva ed apriva gli occhi. Una delle ragazze macchiò persino il suo grembiule del sangue miracoloso, e nel mentre la Madonna le parlò. La lacrimazione continuò abbastanza a lungo da permettere a molti di testimoniarla. Si narra persino di un incredulo cavaliere che passando innanzi al luogo del miracolo perse la vista e la riacquistò in un attimo di folgorazione mistica.
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Da allora il luogo è considerato sacro, e sull’antica cappella è stato costruito il santuario mariano oggi visibile. Devozione ancora cara agli abitanti locali. Ma c’è un altro protagonista all’interno di quella chiesa che la rende curiosa, oltre che sacra. E’ un grosso coccodrillo imbalsamato appeso al soffitto, che penzola con le fauci spalancate sui fedeli. Cosa ci fa lì? Perché appenderlo? Le risposte non sono certe, e pertanto il mistero è ancora più curioso. Si sa che si trova lì sin dalla fine del 1500, perché alcuni documenti vi fanno riferimento, e, secondo la tradizione orale, sarebbe il dono di un commerciante di Rimini che lo uccise invocando l’intercessione della Madonna di Ponte Nossa. Ma cosa ci faceva un coccodrillo a Rimini non si sa. Altre versioni raccontano che la bestia arrivò in Italia fin dal Nilo, e altre ancora che infestasse le acque del Serio, il fiume che lambisce Ponte Nossa.