Raccontarsi, consentire la fruizione virtuale dell’arte e del patrimonio culturale per proseguire l’importantissima funzione didattica ed educativa intrinseca nell’istituzione museale. Sono queste le ragioni che hanno spinto il Castello di Miramare a lanciare alcune iniziative inedite che coinvolgono quotidianamente i canali social, il sito istituzionale e la comunicazione classica. Ogni giorno vengono, infatti, postati contenuti e aggiornamenti sulle attività del Museo chiuso in questo periodo a causa del lockdown. Con l’aiuto e la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, sono stati quindi realizzati alcuni brevi filmati nei quali il direttore di Miramare, Andreina Contessa approfondisce alcune tematiche sul Museo e sul Parco. I filmati oltre ad essere disponibili nel circuito divulgativo della campagna #iorestoacasa, sono anche visibili sul sito istituzionale del Museo di Miramare nella sezione “media” dove vengono gradualmente messi a disposizione. Per vedere i filmati clicca qui
IL CASTELLO DI MIRAMARE
Situato nei pressi di Trieste, il Castello è una residenza voluta dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per abitarvi insieme alla consorte, la principessa Carlotta del Belgio. Costruito tra il 1856 e il 1860 su progetto dell'ingegnere austriaco Carl Junker il Castello è una testimonianza unica di una lussuosa dimora nobiliare con i suoi arredi interni originari. Il pianoterra, destinato agli appartamenti privati ha un carattere intimo e familiare, mentre il primo piano quello di rappresentanza, è ricco di sontuosi ornati istoriati e stemmi. La particolarità della residenza risiede nel fatto che è stata progettata in simbiosi con il rigoglioso parco che lo circonda e con il contesto marino.

Il Castello di Miramare - ©iStockphoto
IL PARCO
Con i suoi ventidue ettari di superficie, il Parco di Miramare è il risultato dell' intervento condotto nell’arco di molti anni da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio roccioso di Grignano, che aveva in origine l’aspetto di una landa carsica quasi del tutto priva di vegetazione. Grossi quantitativi di terreno vennero così importati dalla Stiria e dalla Carinzia, mentre i vivaisti del Lombardo Veneto procurarono una ricca varietà di essenze arboree e arbustive. Il risultato è un parco non solo ricco di pregiate specie botaniche, ma anche un complesso insieme naturale e artificiale. Lungo i percorsi si susseguono, aiuole multicolori, sculture, alberi monumentali, fontane e laghetti.

Il Parco di Miramare ©iStockphoto
LA MOSTRA TEMPORANEA
Fra le esposizioni temporanee attualmente in corso al Castello segnaliamo la mostra Marcello Dudovich (1878-1962). fotografia fra arte e passione, che analizza il particolare rapporto tra fotografia e cartellonistica, nell’opera di uno dei punti di riferimento della grafica pubblicitaria del Novecento. La rassegna, curata da Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini presenta oltre 300 opere, tra cui 200 fotografie inedite vintage, 32 manifesti originali, 25 schizzi e bozzetti, oltre a riviste dell’epoca, lettere, cartoline e documenti.

Marcello Dudovich, Nella Regini in abito da scena con piume e svolazzi, 1920-1925 - ©CLP
Di particolare interesse è il confronto con Leopoldo Metlicovitz, uno dei padri del moderno cartellonismo italiano, del quale sono esposte venti fotografie inedite, dal Civico Archivio Fotografico di Milano. L'iniziativa nasce da un progetto integrato con il m.a.x. Museo di Chiasso (Svizzera) e il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare.

Leopoldo Metlicovitz, Ritratto femminile. Modella in posa, 1897-1915 ©CLP
IL MUSEO REVOLTELLA
Ricordiamo che per gli appassionati di arte a Trieste è inoltre possibile visitare il Museo Revoltella che anch'esso partecipa all'iniziativa #iorestoacasa. Il Museo Revoltella nacque in seguito alle volontà testamentarie del Barone Pasquale Revoltella. Il percorso espositivo del Museo mette in scena opere di Felice Casorati, Filippo De Pisis, Giuseppe De Nittis, Domenico Induno, Giovanni Fattori, Gaetano Previati, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Plinio Nomellini, Giovanni Romagnoli e tanti altri.
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