
Le mura di Castellaro Lagusello / ©Mozambanotourist
Quattro passi nel borgo
Proprio all’ingresso di una grande porta dove in origine c’era il ponte levatoio si accede per incontrare la grande Torre dell’Orologio, a pianta quadrata, e poco oltre si trova la Chiesa di San Nicola, dedicata al Patrono, che custodisce una bella scultura di legno quattrocentesca della Madonna, una serie di Misteri del Rosario dell’Ugolini e una pregevole collezione di dipinti del Sei e Settecento. Proseguendo la passeggiata tra i vicoli pittoreschi del centro storico si arriva ad una piccola piazza in prossimità del lago, su cui affaccia Villa Arrighi, risalente all’Ottocento, che si può visitare insieme al giardino e al camminamento sulle mura. Da qui di può accedere al laghetto a forma di cuore pagando un biglietto di ingresso poiché è proprietà privata.

La Torre dell'Orologio / ©Mozambanotourist
Villa Arrighi ha ospitato diversi personaggi come Napoleone I, Napoleone III e il Generale Mac Mahon e comprende anche la Chiesa di San Giuseppe, completata nella prima metà del Settecento ed abbellita da tele seicentesche. Anche i buongustai possono trovare a Castellaro Lagusello spunti golosi per un piacevole soggiorno. Merito della secolare tradizione enogastronomici della zona, che produce Tocai e Merlot perfetti da accompagnare ai tradizionali piatti mantovani che si possono assaporare in diverse osterie-locande: antipasti di salumi come il salame tradizionale pestato d’aglio e spezie, formaggi e i tipici “capunsèi”, uno gnocchetto lungo impastato con pangrattato e grana e cotti nel brodo bollente. Alla buona cucina si unisce la tradizione che vede il borgo sempre vivace: tra gli eventi di maggior richiamo sicuramente la Festa dei Fiori, che ogni anno invade di colori e profumi con laboratori, giochi, attività, mostre, visite guidate e buon cibo.

Scorcio con la chiesa / ©Mozambanotourist
La Riserva Naturale di Castellaro Lagusello
La Riserva Naturale del complesso morenico di Castellaro Lagusello occupa circa 138 ettari ed è gestita dal Parco Del Mincio in forma privata. A caratterizzare la zona dell’Alto Mincio sono le colline moreniche del Garda, formate e rimodellate più volte dal ghiacciaio gardesano durante diverse fasi e poi ritirate duecentomila anni fa. Le colline moreniche gardensi non sono di dimensioni elevate, raggiungono al massimo i duecento metri di altezza ma offrono scorci naturalistici di rilevante interesse. L’area umida intorno al laghetto di Castellaro Lagusello è preservata grazie ad alcuni finanziamenti che tutelano anche sul territorio circostante. Sono stati ampliati i boschi di ontani a sud del laghetto e sono stati creati tre sentieri per ammirare tutti gli elementi tipici delle colline moreniche, paludi, torbiere, boschi e prati, il romantico laghetto a forma di cuore con le fioriture della ninfea biancha e, dove l’ambiente si fa più selvaggio, i canneti fitti delle paludi. Oltre ad una vasta ricchezza di flora la Riserva di Castellaro ospita anche animali tipici del luogo come folaghe, gallinelle, martin pescatore, cuculo, per nominarne solo alcuni. Una particolarità riguarda il più piccolo roditore d’Europa, ovvero il topolino delle risaie che proprio in questa zona trova l’habitat perfetto per riprodursi e formare il suo caratteristico nido arrotolato ai fusti delle canne.
