Una tipica immagine settecentesca
di San Lorenzello � quella di tante
piccole botteghe che si susseguono dal centro urbano alla periferia. Le
botteghe sono quelle di ceramisti che
lavorano la ceramica non solo per produrre folkloristiche stoviglie ma
anche pezzi da Pompa o da Parata facendo di un mestiere una vera e propria
arte. Ancora oggi, nel piccolo borgo medioevale campano, esistono le botteghe di ceramica dove si perpetua,
da circa cinquant'anni, la tradizione settecentesca. E ancora oggi, a voler
restituire una immagine significativa di questo borgo adagiato ai piedi del
Monte Erbano, non si pu� fare a meno di parlare delle ceramiche.
Nell'ex
Convento dei Carmelitani, edificio risalente al 1567, � racchiusa la dimensione
del patrimonio ceramico locale, che si pu� ammirare nelle sale del Museo della Ceramica, allestito appunto
nell'ex convento, dove sono visibili i
ben 250 pezzi della Mostra permanente di
ceramica antica e moderna. Lungo le stradine del centro storico, invece, �
custodita la ricchezza viva della tradizione che si tramanda nelle botteghe
dove si produce una vasta gamma di manufatti in ceramica maiolicata, oggi
apprezzati anche in campo internazionale. Preziose maioliche sono visibili anche
all'interno della seicentesca Chiesa di
Maria S.S della Sanit�, sita in via Congregazione. Tra le maioliche pi�
pregiate, vi si trova il timpano, opera di Antonio Giustiniano.
Allontanandosi dal centro, invece, in
direzione della Chiesetta di San
Sebastiano, ci si pu� immergere nel verde dell'omonimo Parco, altrimenti
detto il Parco dei dinosauri. L'area
verde del parco, infatti, ospita una Mostra permanente di numerosi modelli di
dinosauro a grandezza naturale, visitabile gratuitamente ogni sabato, domenica
e giorni festivi (nei giorni feriali su prenotazione). Trascorrere un weekend a
San Lorenzello durante la fine del mese pu� essere piacevole per un motivo in
pi�: il MercAntico, la Fiera
dell'antiquariato e dei prodotti locali che si svolge gli ultimi sabato e
domenica di ogni mese.
Trai banchi della gastronomia non sar� difficile trovare
taralli (m'scuott) a tutti i gusti possibili: all'olio, alla sugna, al pepe,
allo zucchero, lisci o ritorti. Se si cerca l'abbinamento alcolico da gustare o
da portare a casa come ricordo, da queste parti � rinomata la produzione dei vini dei colli di Monterbano, oppure si
pu� tentare l'assaggio di un liquore dal nome che � tutto un programma,
"Nirvana", ma che oggi non � pi� tanto
diffuso. Questa bevanda scaturisce dalla contaminazione delle molte erbe
aromatiche e medicinali che, fino a qualche anno fa, venivano raccolte nella
Pineta di Monterbano. Con il Limoncello e
il Nocillo si va, invece, sul
sicuro.