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Lazio Bassiano Grotta dei Templari

Bassiano, i misteri della Grotta dei Templari

Cosa ci facevano i Cavalieri Templari in una grotta sperduta del Lazio? 

Particolare di affreschi in una grotta
©iStockphoto
Affreschi in una grotta
I più conoscono la provincia di Latina per la presenza delle belle località di mare o per Sermoneta, con vicina Ninfa e il suo meraviglioso giardino. Proprio a poca distanza di Sermoneta si trova anche Bassiano, un suggestivo borgo di impianto medievale, che vanta una storia antica. Documenti lo fanno risalire all’epoca romana e nell’Alto Medioevo la località era nota per il monastero benedettino che, con la chiesa dedicata a San Fortunato, venne completamente distrutto da Federico Barbarossa. Proprio a causa delle continue invasioni i monaci decisero di trasferirsi in una zona più sicura, nel luogo della collina dove in seguito si sviluppò la cittadina che venne dotata di una cerchia di mura con nove torri e di un tessuto urbanistico a chioccola.

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Partendo dalla piazza centrale e prendendo Via della Croce si può andare alla scoperta di un luogo carico di mistero. Dopo tre chilometri, infatti, si arriva in contrada Selvascura, una zona piuttosto suggestiva posta sotto il Monte Fuichiavecchia. E’ qui, alla fine della strada, che si erge il Santuario del Crocifisso dal quale si accede, attraverso un corridoio buio ed angustio, a quella che viene chiamata Grotta dei Templari, o Grotta di Selvascura. Si tratta di una caverna naturale, quasi di forma rettangolare, dove trovarono rifugio i francescani in fuga a causa della scomunica emessa da Papa Giovanni XXII e i Cavalieri Templari provenienti dalla vicina Abbazia di Valvisciolo. A rendere particolarmente straordinario questo luogo è il fatto che la grotta sia completamente affrescata, tanto che divenne una vera e propria chiesa. Dal soffitto si notano saltattiti, sporgenze e rientranze alternati ai resti di diversi affreschi che raffigurano santi, personaggi ed episodi del Vangelo. I dipinti, databili tra il XIV e il XV secolo, sono probabilmente stati ritoccati o rifatti nel corso del tempo.

Parlando di grotte non si può non ricordare Matera 

Si distinguono tredici pannelli ed una nicchia, ovviamente deteriorati dallo sgocciolio dell’acqua e dall’umidità, in cui si riconoscono, tra gli altri, la Madonna col Bambino, la Maddalena, l’Annunciazione e la Crocifissione. Ma quali furono i motivi che portarono i Templari, alla fine del XIV secolo, a rifugiarsi in questo angolo nascosto del Lazio? Il potente ordine religioso era da tempo presente nella zona, in un vasto territorio gran parte caratterizzato da una notevole depressione che si estende tra il mare e i monti circostanti. Riscendendo i corsi d'acqua da questi ultimi ma non trovando il naturale sfogo nel mare, ristagnavano nella depressione creando ampie zone paludose e malariche. Per questo vennero attuate diverse opere di bonifica, lavoro per il quale i Cavalieri Templari si dedicavano con particolare maestria.
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