
Borgosesia, inoltre, è collocata in un’importante zona industriale, quella laniera. E’ qui, infatti, nel distretto tessile biellese valsesiano, che è nato il Lanificio Luigi Colombo, un’azienda italiana che opera nel campo della tessitura del cashmere e specializzata nella produzione di tessuti in fibre nobili, come viccuna e guanaco. Non tutti sanno, infatti, che l'Italia è il primo trasformatore al mondo di cashmere pregiato, e uno dei distretti più importanti per la sua lavorazione è proprio quello del biellese e della Valsesia. Non è un caso, quindi, che qui si concentrino i principali brand che producono capi d’eccellenza, che si possono trovare anche a prezzi di favore presso outlet e spacci aziendali. Se a Borgosesia si trova la sede del Lanificio Luigi Colombo, basta spostarsi di una quindicina di chilometri e seguire l’uscita Ghemme/ Romagnano Sesia per arrivare all’outlet, dove i capi di alta qualità, usati anche dagli stilisti più rinomati, si possono trovare ad un prezzo accettabile. Il marchio del Lanificio Luigi Colombo si è ormai inserito da anni nel mondo della moda sia maschile che femminile con confezioni di alto pregio. I capi acquistati sicuramente durano nel tempo data l’alta qualità e la scelta è ampia viste le diverse collezioni esposte. L’outlet di Romagnano ospita la stagione corrente, con giacche e cappotti della nuova collezione, mentre l’outlet di Ghemme offre la possibilità di acquistare capi di seconda scelta, ovvero articolo di stagioni passate e di fine serie ma anche tessuti molto scontati e scampoli. Le boutique famose sono quelle di Milano, a Via della Spiga, e di Porto Cervo, in Piazzetta delle Chiacchiere. Via libera, dunque, a trovare il prezzo più vantaggioso per quel che riguarda maglieria, cashmere, maglioni, sciarpe ed accessori.

Il Lanificio Luigi Colombo è il maggiore tessitore mondiale di cashmere e di fibre nobili. Gli elementi distintive della produzione puntando sulla conoscenza delle materie prime, l’alta tecnologia e l'esperienza nelle lavorazioni artigianali, associate ad una filosofia fondata sui valori che diventano cultura e, conseguentemente, la cultura che diventa qualità. L’azienda prende il nome dal suo fondatore, Luigi, che sin dall’inizio ha rivolto il suo interesse verso il settore di nicchia delle fibre preziose. Il passaggio generazionale negli Anni Settanta è stato la svolta verso l’affermazione dell’azienda a livello internazionale. L’intera produzione del Lanificio Luigi Colombo si realizza nei due storici stabilimenti italiani di Borgosesia e Ghemme: dalla scrupolosa scelta delle materie prime, alla trasformazione di queste in filati e in tessuti fino al prodotto finito attraverso una verticalità totale controllata direttamente dalla famiglia per garantire la più alta qualità.

A decretare il successo del lanificio la ricerca e la selezione accurata delle fibre più prestigiose, a garanzia dell’eccellente qualità. La preziosa fibra del cashmere si ottiene dal vello della capra Hircus, allevata dalle popolazioni asiatiche da oltre 7500 anni, nelle aree più impervie del territorio himalayano. Oggi è possibile trovare questa specie nelle regioni dello Sinkiang, nel Tibet e in Mongolia. Il guanaco è il camelide sudamericano con maggiore capacità di adattamento alle condizioni ambientali più diverse ed è presente dagli altipiani peruviani alle pampas argentine, fino allo stretto di Magellano. La vicu?a, il più piccolo rappresentante della famiglia dei camelidi che comprende guanaco, lama, alpaca, vive allo stato brado sulla cordigliera del Perù, della Bolivia del Cile e dell’Argentina. C’è poi il cammello, che appartiene alla famiglia dei camelidae gray e comprende due sottospecie: quella ad una gobba, il dromedario, particolarmente diffusa in Africa e in Arabia, e quella a due gobbe, cammello propriamente detto, cioè il camelus bactrianus che vive anche nei climi molto freddi della Mongolia e della Cina. Non in molti conoscono la fibra del Cashmere Yangir, una famiglia di tessuti realizzati con la fibra della capra cashmere di montagna, un animale che vive fino ai 5700 metri di altitudine sui monti Altai in Mongolia e sugli altopiani del Kazakistan e del Kirghizistan.